Venerdì 22 marzo l’Ufficio UNESCO del Comune di Cremona ha presentato alla comunità patrimoniale le attività previste per il 2024 nell'ambito del Piano di Salvaguardia della Liuteria Cremonese, dedicate alla formazione, con seminari e workshop di approfondimento, e allo studio delle fonti d’archivio.
L’obiettivo è riscoprire conoscenze sul periodo storico che va dalla seconda metà dell’Ottocento alla contemporaneità, per restituire la storia della liuteria alle comunità come bene condiviso.
A partire dal patrimonio materiale unico delle collezioni museali e dagli insegnamenti della Scuola di liuteria, fino alle recenti attività di ricerca promosse dall’Ufficio per l’Unesco in collaborazione con il Museo del Violino, il Laboratorio Arvedi di diagnostica non invasiva dell’Università di Pavia e quello di acustica del Politecnico di Milano, l'Archivio di Stato e la Biblioteca Statale.
Il calendario prevede incontri, tavole rotonde e laboratori rivolti a pubblici differenti, tra storia, teoria, fino all’analisi dal vivo degli strumenti e all’ascolto.
Uno studio multidisciplinare - declinato in forma seminariale per i liutai, e per la prima volta anche per gli studenti della Scuola di Liuteria e di Cr Forma, di casa Stradivari, del corso di Tecnico del restauro, del corso di laurea in conservazione e restauro di strumenti musicali, strumentazioni scientifiche e tecniche, del Conservatorio - attraverso il quale sarà possibile esaminare a fondo gli strumenti delle collezioni museali del periodo storico.
A maggio i primi appuntamenti.